Capita spesso che in momenti particolarmente difficoltosi, dopo una giornata andata male, problemi sul lavoro, si senta il desiderio di coccolarsi e cosa c’è di meglio di acquistare quel prodotto, quell’accessorio, quel vestito che tanto si desiderava?!Lo shopping può avere un effetto benefico sull’umore, ma non può essere l’unica strategia per fronteggiare lo stress o l’emozionalità negativa in questo caso infatti si rischia di cadere nella sindrome da shopping compulsivo. In Italia ne soffre il 5% della popolazione soprattutto di sesso femminile e l’avvento di internet, ha causato un aumento significativo del fenomeno, infatti si possono acquistare i più svariati tipi di prodotti comodamente da casa e gli annunci basati sui propri interessi che compaiono in qualunque momento mentre si è connsessi certo non aiutano. Comprare diventa un impulso irrefrenabile e incontrollabile che serve a scaricare la tensione, ma solo momentanemaente, infatti dopo l’acquisto la tensione ricomincerà a crescere e porterà a un’altro acquisto a cui seguiranno sensi di colpa e autosvalutazioni. Si instaura così un circolo vizioso che porta a effetti dannosi sia per la persona che lo mette in atto sia per chi la circonda. Il soggetto riconosce questa necessità come eccessiva, ma nonostante tenti di controllare il comportamento, esso viene mantenuto e reitarato. Per questo lo shopping compulsivo è una vera e propria dipendenza causata molto spesso da episodi di sofferenza psichica che possono fare da innesco al comportamento problematico. E’ bene rivolgersi a un professionista per poter trattare la dipendenza nel giusto modo.

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