Negli ultimi tempi si leggono spesso notizie preoccupanti riguardanti i ragazzi e il loro rapporto con i videogiochi online e non. Nel web e in TV sono spesso riportati episodi di cronaca in cui è lampante come l’uso inappropriato di questi provochi situazioni al limite: crisi incontrollabili per la sconfitta ad un videogioco o in seguito al tentativo dei genitori di limitarne l’uso, consistenti somme di denaro spese per acquisti in-game, notti insonni passate a giocare e isolamento dal mondo esterno.
I videogiochi sono così dannosi? E’ da anni che gli esperti si occupano del fenomeno e delle sue implicazioni. Alcuni studi hanno cercato di dimostrare gli effetti negativi dei videogiochi in primis il rischio di dipendenza, mentre altri evidenziano come il loro uso razionato offra numerosi benefici come l’accrescimento delle abilità cognitive e un miglioramento delle capacità motorie e visuospaziali.
Si deve partire dal presupposto che non è il videogioco di per sé il male assoluto ma è l’uso che se ne fa. Per questo si possono prendere delle piccole accortezze per proteggere i nostri figli:
– uso del parental control presente su ogni console e che permette di controllare i contenuti e limitare il tempo di utilizzo.
– informarsi sul gioco che si sta acquistando, per farlo basta visionare le icone descrittive PEGI presenti sul retro della custodia.
– non permettere acquisti online attraverso carte prepagate o di credito senza la propria supervisione.
– a prescindere dal PEGI che sicuramente è un valido metro di valutazione, prendetevi 20 minuti o mezz’ora del vostro tempo per affiancare vostro figlio mentre gioca, perchè siete voi i migliori giudici per valutare ciò che è o meno adatto ai vostri figli.
– ricordarsi che la parola d’ordine come in tutte le cose è moderazione.